“Dura lex sed lex”. Così il presidente del consiglio comunale, Giampiero Romano, ha esordito nel comunicare la mancata eliminazione della causa di incompatibilità sollevata a Roscia nell’ambito di un procedimento civile per danno all’immagine.
“Oggi si è concluso l’iter e ribadiamo che non è un atto contro la persona, o contro l’uomo politico che, lealmente, abbiamo affrontato e battuto in campagna elettorale. Si tratta di un atto di legalità e a tutela dell’immagine dell’ente che mi onoro di rappresentare, perché i fatti contestati a Roscia nell’ambito di un processo penale si riferiscono al periodo in cui era sindaco, quindi interessano tutti i cittadini. Gli amministratori comunali hanno una grande responsabilità che è quella di dare l’esempio nel momento in cui si amministra. Noi oggi non brindiamo o non esultiamo, come forse avrebbero fatti altri, noi andiamo avanti compatti nell’opera di amministrazione che c’è stata affidata dai cittadini, consapevoli della grande responsabilità”. ha affermato il sindaco Anselmo Rotondo.