Un intellettuale del suo tempo, avvolto da un velo di mistero. Dal XIII secolo riemerge la figura di Stefano di San Giorgio.
Per incontrarlo e rileggere la storia dell’Alta Terra di lavoro non serve la macchina del tempo.
Domani, sabato 24 giugno, presso l’auditorium comunale di San Giorgio a Liri l’Archeoclub d’Italia Lyris con il patrocinio del Comune e in collaborazione con la Pro Loco, si terrà uno straordinario evento dalla grande levatura storica e culturale incentrata sulla figura di Stefano di San Giorgio.
A volte, può accadere che il tempo avvolga in un mantello scuro certi episodi della storia e nasconda personaggi privandoli della loro vera luce.
Il convegno promosso dall’Archeoclub Lyris vedrà la partecipazione di studiosi prestigiosi che contribuiranno a restituire il giusto valore alla figura di Stefano di San Giorgio come il docente dell’Università della Basilicata Fulvio Delle Donne, lo storico dell’Isime Giovanni Pesiri e Benoit Grevin della Sorbona di Parigi.
Stefano di San Giorgio è un personaggio del quale si conosce poco noto soltanto nell’ambiente specialistico e nell’ambito della filologia.
Chi era Stefano di San Giorgio? Un diplomatico che aveva relazioni con l’Inghilterra e la Francia. Aveva una cultura vastissima che utilizzava anche a scopo goliardico, per prendere in giro i suoi colleghi. La traccia di questa conoscenza resta nelle sue lettere ricche di spunti e di giochi letterari oltre che di indovinelli. Il convegno sarà una sorta di viaggio nel XIII secolo per svelare aspetti sconosciuti che è impossibile trovare nei libri di scuola e che apre un nuovo capitolo nella storia del territorio.
L’evento è una sorta di ‘aperitivo’ di alto spessore culturale dell’estate sangiorgese che, come ha sottolineato l’assessore alla cultura Ilenia Nardone, sarà ricco di sorprese per tutte le età e per tutti i gusti. Dallo sport alla danza, dalla riscoperta di valori tradizionali alla solidarietà non mancherà nessun ingrediente nell’estate di San Giorgio a Liri compresa la prima edizione di una suggestiva rievocazione medievale in costumi dell’epoca.